venerdì, novembre 20, 2015

Bilancio stagionale 2015

Corri Pac, che hai i fantasmi alle calcagna!
Con il Wien Rundumadum si è chiusa la mia stagione 2015 dedicata alla corsa. L'anno non era iniziato nel migliore dei modi. Prima uscita annuale e subito un infortunio pesante che mi ha messo fuori causa per due mesi. La prima gara stagionale, la maratona di Vienna, è risultata così preparata approssimativamente per la quarta volta consecutiva. Ho corso la prima ultra stagionale sopra i cento, in tutto sono state cinque le competizioni a chilometraggio a tre cifre, già in aprile con l'Abbots Way. Buone sensazioni per i tre quarti di gara e poi catastrofiche.
La settimana dopo ho partecipato alla maratona del Welsch dove ho inaugurato la doppia gara nel giro di due settimane. Esperimento ripetuto con la Mozart 100 e Veitsch, due ultra nel giro di sette giorni. In luglio ho trovato un week-end libero per correre, sull'Appennino Reggiano, l'ecomaratona del Ventasso, buone sensazioni, crampi e tosse finale. Classico appuntamento di agosto è stato il DirndltalExtreme che, anche se con qualche problema, è stato ancora una volta ottimo. In settembre è stata la volta di un gran ultra trail alpino, l'Adamello 180. I miei limiti nelle Alpi sono ancora evidenti, ma è stato lo stesso un fine settimana memorabile. Per finire, il Wien Rundumadum, forse la gara che più mi s'addice per la tipologia di percorso e navigazione. Gare brevi? Ho tentato la Sunset Run di 8 km e alla prima curva avevo già una contrattura. Anche il duathlon Schöckel Classic è stato amaro con un terzultimo posto dovuto ad un errore madornale di consegna sacca delle scarpe. Buone, invece, le gare corte in montagna sull'Anninger e Kahlenberg.

Termina così un anno con più di 700 km in gare ultra e 30000 metri di D+, passato più all'insegna della quantità che non alla ricerca di prestazioni massimali in una gara singola, palesando una mancata scelta di obbiettivi chiari e definiti. E si sa che senza obbiettivi non si va da nessuna parte.
L'obbiettivo di arrivare al meglio alla maratona di primavera l'ho di nuovo mancato clamorosamente e così quello di superare i 10000 metri D+ in una gara. L' unico personal best annuale conseguito nel Rundumadum non può riuscire a salvare una stagione, anche perché non era programmato ma abbastanza casuale. Stagione che è stata una collezione di obbiettivi mancati e probabilmente da dimenticare. E la dimenticherò, ne sono sicuro.

La mia stagione non è passata inosservata in quei dei Freunde des Laufsports

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